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Gf Kask Soave: Paolo Colonna e Greta Seiwald vincitori venuti da lontano


Soave (VR): sarà fortuna, o semplicemente il periodo di svolgimento della gara, ma a Soave non ci ricordiamo di aver vissuto negli ultimi anni gare bagnate o in condizioni diverse da caldi davvero torridi. Questa è sicuramente una delle caratteristiche principali della gara, bel tempo, sole e molto caldo che solitamente inaugura la stagione dei crampi e della gestione delle riserve di acqua. Per dirla tutta avevano pensato anche a questo ai ristori sul tracciato, letteralmente presi d’assalto dai biker ma forniti fino alla fine di liquidi a volontà.

Se l’è venuta a prendere Paolo Colonna, la vittoria. La prima, come ha dichiarato lui stesso, tra gli elite del nord. Paolo è pugliese e dunque poco avvezzo alle gare del nord. C’è anche da dire effettivamente che la Gf Kask Soave poteva essere paragonata davvero ad una gara del sud per quanto riguarda condizioni climatiche e altimetrie. Un vero e proprio cross country di poco meno di 50 km e 1500 m di dislivello che parte dalle vie del centro di Soave proprio sotto Porta Verona verso i palazzi storici della borghesia e verso le altre due porte, Porta Vicentina e Porta Aquila. La partenza è perciò molto caratteristica, ma di li a poco appena varcata la porta d’uscita verso la campagna, l’andatura si fa a dir poco insostenibile tra i vigneti che caratterizzano i colli, altra grande peculiarità che rende famoso il borgo di Soave, il vino, eccellente.

Poi si comincia a salire verso il “Ferrara” colle (o monte che dir si voglia) di poco meno di 800 metri di altezza che viene inserito all’interno dei tracciati della Gf Tre Valli e della Gf del Durello. La salita è a strappi, tra stradine sterrate e cementate dalle pendenze importanti. Davanti il ritmo è forsennato e tra le donne si fa subito vedere Greta Seiwald seguita da Jessica Pellizzaro e Chiara Burato, che a Soave gioca in casa facendo parte proprio dell’omonimo gruppo sportivo, ASD gruppo ciclisti Soave.

Si continua a salire tra un vigneto e piante di ciliegi, fino allo scollinamento del Monte Ferrara da dove inizia un lenta discesa verso la pianura teatro della partenza della gara. Da li però non è ancora finita e si sale nuovamente verso la parte alta del Castello a imboccare il single track più tecnico della gara che porta ad aggirare le mura del paese da dove si rientra tramite una vera e propria fessura, evidentemente utilizzata per l’accesso pedonale alla città, e l’ultima picchiata sugli scalini e il rettilineo finale proprio sotto Porta Verona nella zona della partenza. Vince dunque Paolo Colonna, il biker venuto dal sud dello Scott Racing Team seguito da Stefano Dal Grande tornato davvero in forma. Terzo Dimitri Medvedev che dopo qualche gara di “nuovo” rodaggio in Italia dopo la sosta dello scorso anno torna sul podio e si rilancia prepotentemente tra l’elite dall mtb italiana.
Le ragazze si danno ancora battaglia sul percorso mentre si festeggia il podio maschile. E’ proprio Greta Seiwald del Focus Xc Italy Team a tagliare per prima il traguardo .Non una vera e propria specialista delle granfondo e delle marathon ma il percorso come già descritto assomiglia più a un Xc che a una vera e propria granfondo con rilanci continui, salite breve e discese veloci e a volte tecniche. Seconda la portacolori del team Rudy Project, Jessica Pellizzaro e terza la “padrona” di casa Chiara Burato che in questo inizio di stagione si è messa più volte in evidenza in tante granfondo compresa la Passo Buole di domenica scorsa.

Zona logistica assiepata lungo la parte ovest delle mura del paese in zona molto comoda e dotata di ogni comfort. Classico mega tendone per il pasta party che dovrà essere rivisto nel caso le iscrizioni continuassero ad aumentare a Soave. Quest’anno si è toccata quota 1007 arrivati nel classic e 70 atleti hanno completato il percorso short (dati sdam). Circa 1300 gli iscritti.
Tortelloni burro e salvia di prima qualità per tutti, prosciutto, formaggio e dolce hanno ritemprato i biker con fiumi e fiumi di acqua a reintegrare il sudore “buttato” per portare a casa la Gf Kask Soave Bike.

Si segnala qualche “intoppo” sul percorso a causa dell’affollamento. Qualche tappo sia in salita che in discesa, in parti del tracciato particolarmente impervie, nella maggior parte dei casi nella parte iniziale della gara anche se si è provato ad evitare ciò con partenze scaglionate. Per il resto la solita organizzazione impeccabile del Gruppo Ciclisti Soave che ormai è una macchina iper rodata e che non sbaglia un colpo.
La prova di Soave era la quarta del Lessinia Tour-Fir Cup. La prossima ed ultima prova sarà la “regina” con il suo chilometraggio, la Lessinia Legend il prossimo 25 giugno che chiuderà il circuito ad oggi davvero perfetto per organizzazione.

Di Emanuele Iannarilli

Emanuele Iannarilli

Appassionato di sport estremi in particolare Mtb, Surf, Snowboard. Ha collaborato con Pianetamtb.it per la stesura di articoli e report per le maggiori granfondo off-road italiane e gare a tappe internazionali. Responsabile comunicazione Challenge 24mtb 2013/2014. Atleta endurance con partecipazione a gare internazionali, marathon, granfondo, gare a tappe. Responsabile comunicazione di alcune granfondo nazionali e collaboratore per alcuni brand off-road per test materiali, prova nuova prodotti. Blogger e responsabile comunicazione Bike Action Team.